lunedì 10 febbraio 2014

"Per fortuna, tu, vai a casa a dormire"...la conclusione di una serata

Queste righe le ho scritte qualche tempo fa, mai pubblicate, oggi dopo uno scambio interessante, credo sia necessario che vedano la luce!
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... e perchè sono così, se ieri è passato, ed oggi è oggi?
Tolte le mie elucubrazioni pseudo filosofico-temporali sull'oggi è oggi, sto così perchè oggi mi sento più stanca del previsto.
Sono così perchè ho consumato 90 di energia su 100 a disposizione.
Energia psichica, fisica, di cuore, di pancia.
In parte ci sono molte insoddisfazioni che fanno la loro parte, ma questo è un'altro discorso.
Ieri mi sono sentita nel posto sbagliato al momento sbagliato, anche se "per fortuna che c'eri tu".
Chi ha ragione?
Io che non dovevo essere lì, o per fortuna che ero lì?
Non posso non ringraziare un copri spigolo, perchè quell'uomo barcollava, rideva, soffriva, chiedeva sigarette, delirava, aveva le braccia segnate dagli aghi delle flebo dalle quali è scappato.
E cercava una mano, solo una mano.
I suoi discorsi, non li voglio quasi ricordare, quell'accento spagnolo, il suo secondo nome J., pure quello mi è arrivato tipo pugnale nello stomaco.
Quindi no, non è solo il suo sangue a fiotti che mi ha disturbato, non è solo il rumore di un corpo che cade, non è solo il caos generale di quel momento...è più olistica la visione del mondo, e così anche il mio sentire le mie emozioni. (è ridondante lo so, ma ci sta).
E poi il ragazzino tossicodipendente che tenta un contatto con me, gli guardo gli occhi azzurri, bellissimi, ma non posso non chiedermi che cosa ha fatto di male nella vita per essere lì con la madre che non lo vuole più. E mi chiede di sentire un tg, lo capisco, anche io voglio sentirlo, ma c'è un casino infernale. Non possiamo sentirlo, "ci leggiamo i sottotitoli, dai..."
E poi c'è chi mi dice che non ha una casa perchè ha perso il lavoro, o meglio ce l'ha ma è stato sfrattato. Mi dice che persone che fanno il mio lavoro gli hanno suggerito il dormitorio
E una signora che è lì accanto a noi, ci passa vicino e gli dice "ma trovati la morosa, no? "non posso, prima devo sistemare la mia vita, poi posso pensare alla morosa!"
Questo è essere maturi, questo è essere uomini...e ancora mi guarda e mi dice "e dove la potrei portare se mi chiedesse di andare a vedere un film a casa mia?"...ed io "te rispondi che non hai film, no?"...ha capito la battuta, ha riso, non ti dico quanto ha riso. Mi ha stupito quella risata, e me l'ha ripetuta con gesto annesso.
E poi sento odori e suoni...immagini...
Oggi non è oggi, ieri è oggi, ed oggi è ancora ieri.
l'ho scritto...ho vacillato ieri "quanto ancora sono in grado di farlo", tremavo ieri...eccome se tremavo "per fortuna che tu vai a casa a dormire"...

Tutti dovrebbero avere una casa, un letto, un film, una morosa...questo non mi fa stare tranquilla, questo mi bagna gli occhi e questo mi fa incazzare col mondo. Un mondo che non mi appartiene, straniera in terra straniera.

Chiara

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