mercoledì 19 febbraio 2014

"Bambini strappate alle famiglie" il mio pensiero "sociale"

Dopo aver dato vita al progetto "Chi sono gli AS" con due mie amiche e colleghe (che potete leggere qui per avere maggiori informazioni), la mia e la nostra attenzione è diretta a risollevare la figura della nostra professione e soprattutto, cercare di far comprendere quanto di errato viene trasmesso dai programmi televisivi.

Lunedì 17, dopo i due servizi mandati in onda da "Le Iene", anche "Mattino 5" si è occupato di casi in cui -pare - che Assistenti Sociali, Psicologi e Giudici, abbiamo "strappato via" i bambini dalle loro famiglie, senza un motivo apparente, oppure accusando i genitori di essere "poveri", indigenti.
Presenti in studio tanti "opinionisti", ma nessun rappresentante della categoria psicologi, assistenti sociali e figure che ruotano attorno a casi, delicati, come questi.
C'era, però, l'onorevole Brambilla che presiede la Commissione Infanzia Adolescenza della Camera, che dovrebbe conoscere come i professionisti che ho citato lavorano!

Io da cittadino, devo avere il diritto di aver fiducia nelle Istituzioni, quindi in chi li rappresenta, a partire dagli Onorevoli, se però è proprio da lì che si genera confusione e si scaricano le responsabilità, si inizia col piede sbagliato.

I contenitori televisivi, consci del fatto di avere tanti telespettatori, dovrebbero garantire la sicurezza di quanto viene dichiarato e assicurare un confronto sereno fra le parti in causa, sempre che sia la televisione il luogo più consono nel quale discutere questi pezzi di vita delicati e talvolta dolorosi.

Si parla di "discrezionalità", di "mancanza di linee guida", che "non si sanno quante sono le strutture di accoglienza e in che condizioni vivano i minori" e che "manca il controllo".
Io, dunque, mi chiedo: "ma non è lo Stato che dovrebbe garantire il controllo, conoscere tutto quello che è stato elencato dall'Onorevole Brambilla e ancora, non dovrebbe essere lo Stato (con un sistema di welfare, perchè ancora di welfare si parla) a garantire i diritti dei genitori, delle famiglie e dei minori?"

Abbiamo, in Italia, un sistema di welfare familistico, ossia basato sulla capacità della famiglia di intervenire quando uno dei suoi componenti è in situazione di bisogno e, solo dopo, quando l'ammortizzatore famiglia non regge più, interviene lo Stato.
Detto questo, perchè allora lo Stato centrale, sapendo che i suoi cittadini vertono in situazioni di povertà, indigenza e difficoltà anzichè aumentare, potenziare ed implementare i servizi, smantella il sistema dei servizi, crea disoccupazione e soprattutto non compie azioni concrete al fine di garantire a tutti i cittadini (dai più piccoli ai più anziani) i diritti esigibili sanciti da leggi e dalla Costituzionale?

Le figure professionali, come l'assistente sociale, sono un nodo di questa rete complicata ed ingarbugliata e non gli artefici di tagli e di situazioni in cui è impossibile fornire risposte adeguate. Gli Assistenti Sociali sono a loro volta cittadini quindi, io credo che, a fronte di servizi televisivi dove i discorsi paradossali fanno da padrone, sarebbe utile ed efficace unire le forze cittadini, rappresentanti dei cittadini, professionisti e far capire che oltre ad andare in televisione, sarebbe opportuno lavorare sui reali problemi dei cittadini.

Chiudo scrivendo che: l'Onorevole Brambilla lamentava la mancanza di leggi e linee guida, ma io mi chiedo cosa abbiamo studiato all'università e, fino ad ora, i professionisti che lavorano (anche in area minori), si sono inventati il loro lavoro visto che mancano le linee guida? Vorrei ricordare che anche gli assistenti sociali hanno strumenti e metodologia.
Cerchiamo di essere onesti intellettualmente capire fino a che punto sono i professionisti ad essere nel torto e quando sono le "cose" a monte a non funzionare. Sicuramente errori vengono commessi, ma come in qualsiasi professione, proprio perchè tutti siamo umani, ma per evitare di lavorare male è necessario avere risorse e competenze, le seconde ci sono...le prime spesso mancano!

Chiara

Per vedere il servizio mandato in onda da "Mattino 5" clicca qui

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