sabato 5 gennaio 2013

Può sembrare un pensiero egoista ma, non lo è.

Mi domandavo: chi sono gli eroi? E dopo di che mi domando: sono certa che esistano?
Resto dubbiosa sulla loro esistenza, fino a che incappo in frasi dove medici, infermieri, paramedici e volontari vengono considerati tali, così come altre figure professionali.
Nonostante quelle frasi resto dubbiosa e non riesco a sentire quel senso di soddisfazione.
Proseguo con le mie riflessioni.

Un medico salva una vita? Bè, certo, qualora svolga bene il proprio mestiere, sì salva una vita. E questo lo rende un eroe?

Un soldato che in "missione di pace" aiuta le popolazioni colpite dalla guerra, è un eroe? Non credo, ma resta un mio pensiero, ha scelto di fare qual lavoro nella vita, non ha preso di sua sponte la strada verso paesi martoriati mettendo a repentaglio la sua vita. Riceverà un compenso, qualora torni in patria.

Un infermiere che svolge alla perfezione il suo lavoro, con amore e passione, è un eroe? Non lo so, davvero non lo so, per me si trova allo stesso livello del medico e del soldato. Ha studiato, ha fatto una scelta di vita e per quello che fa percepisce uno stipendio, adeguato o meno che sia.

Un educatore, uno psicologo, uno psichiatra, un assistente sociale che seguono un caso, lo seguono come possono e come devono, mettendo in gioco risorse personali ed istituzionali, confrontandosi e lottando contro le risorse che non ci sono (e questo discorso si potrebbe estendere anche al comparto medico), sono eroi? Credo di no, per me sono dei professionisti che hanno deciso di lavorare nel sociale.

Sono scelte non sono eroi.
Ci sono teorie che aiutano i professionisti a compiere i loro doveri e lavorare come ci si aspetta.
Non hanno degli strani super poteri, come nei cartoni o nei films, non sono eroi.
Siamo tutti umani, nessuno è un eroe a questo mondo.

Bisogna avere consapevolezza nella vita, comprendere che un uomo od una donna, qualsiasi abito indossino non hanno bacchette magiche, ma solo un cervello e (sicuramente) un cuore. E sono questi che li rendono medici, infermieri, educatori, assistenti sociali ed, ovviamente, volontari. Mai dimenticare il ruolo che svolgono i volontari, che non sempre sono una docile nonnina che non ha nulla da fare nelle sue "tediose" giornate, sia ben chiaro.

A conclusione di questo, no, per me, non ci sono eroi. Forse, ma dico forse, l'unica eroina che conosco è mia mamma, con tutti i suoi difetti ed i suoi meravigliosi pregi.
Ed io, forse, ma dico forse, sono l'acerrima nemica con la quale combattere ogni giorno con - davvero - troppe difficoltà.

Chiara

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