mercoledì 25 luglio 2012

Datemi una leva e vi solleverò il mondo.

"Lulù, sei felice che a settembre andrai al mare?"
"Sì, che sono felice!"
"Andiamo a prendere l'occorrente che ci serve, allora. Un costume prima di tutto, vero?"
"Sì!"
"Come lo vuoi questo costume, di che colore?"
"Azzurro, mi piace azzurro!"
"Allora lo prendiamo azzurro!"
"Ma anche rosso mi piace, lo voglio rosso!"
"Chiedilo Lulù il costume rosso, tu chiedilo e vedrai!"

Arriviamo al negozio. Luci, colori, tantissime persone. Shopping!
"Ma siamo in paradiso?" 
Una domanda che fa stringere il cuore ed al contempo pensare che, non c'è soldo, non c'è lavoro, non c'è nulla che regge il confronto con il sorriso di chi, in vita sua, non ha mai visto ed esplorato un negozio.
Un negozio, figuriamoci il mondo, no?

"Lù, vieni che prendiamo il costume!"
Passo passo...trovo la taglia ed il colore (rosso).
"Sì che siamo in paradiso i desideri si avverano!"
Prova costume "Lù, è il tuo, ciapa sù!"

E di fronte alla soddisfazione per aver acquistato un costume rosso con le conchiglie, io che posso fare, che posso dire?
....che quel costume rosso se lo metterà e per la prima volta vedrà il mare!

Credo che questa giornata, queste poche parole debbano farci riflettere e non poco.
Guardiamoci attorno, cos'abbiamo? Cosa ci manca? Il valore delle cose materiali lo conosciamo? E l'importanza di quelle non materiali? Lo abbiamo fatto nostro o dobbiamo fare un piccolo ripasso?
Perchè se io ho un paio di scarpe in più, mi guardo attorno e so a chi darle, aprendo la mia scarpiera e pensare a chi, in estate, mi cammina ancora con gli stivali da pioggia perchè non ha altro.

Un sorriso, gli occhi che ridono, un "grazie", l'entusiasmo, la genuinità...queste cosine, sì, che mi fanno andare a dormire la sera con il cuore più leggero.
Non posso salvare il mondo, ne sono consapevole, ma posso impegnarmi per rendere quello che mi circonda più vivibile e più umano.

Chiara

mercoledì 11 luglio 2012

Li crediamo "piccoli", ma sono loro i veri "grandi".

Se devo pensare ad una delle cose più belle al mondo, una fra queste, è di sicuro il sorriso di un bambino.
Mi è difficile restarne indifferente, così come mi è difficile non riuscire a sentire una stretta al cuore, quando, con  dolcezza e purezza - disarmanti - un bambino mi mostra il mondo.
Sentire raccontare "l'amico" con quella vocina ancora tenera, vedere l'impegno serio ed intenso nel costruire una spada col cartoncino con manine ancora piccine (e contribuire nel renderla la spada più forte fortissima al mondo) ed imparare una filastrocca "petto, mano, bocca shhhhhhhh", sono piccoli pezzi di un mosaico, un mosaico che mai andrebbe distrutto, mai andrebbe rovinato. Preservato con cura e con amore.

"Vuoi vedere che ti faccio una magia?"
"Davvero me la fai?"
"Certo!!" e con pochissimo sforzo scarto la cannuccia di un succo che non voleva saperne di uscire.
"Ecco, hai visto, magia magia e la cannuccia eccola qui!"
"Sei una magaaaaaa, grasssie!" (Ci mancano i denti davanti)..e vedere che, adesso, quella cannuccia non vuole entrare nel contenitore per far bere il succo.
"Ma...devo far un'altra magia?"
"Sì, per favore" e mi allunga succo e cannuccia.
"Uno, due, tre!", basta allargare un sorriso, premere decisa e forare la carta di protezione e la cannuccia entra. "Fatto, altra magia, adesso puoi bere, tranquillo"
Occhietti spalancati, come se...davvero avessi fatto una magia. Da fan di Harry Potter qualcosa avrò imparato, ma..
 "Ti manca il mantello ed il cappello!"
"Ahià ahià...ma vedi, io non li metto perchè sennò tutti vogliono le mie magie, e se tutti le vogliono poi è troppo facile!"
Attimo di silenzio e riflessione "Vero! Allora tu a pranzo ti siedi vicino a me!"

Siamo stati tutti bambini, ed io, voglio ancora esserlo.
E lo sono. 
Siamo stati tutti bambini, perchè non esserlo ancora un pò, qualche ora al giorno. Cogliere il bello, afferrare il dolce, respirare il tenero.
C'è ingenuità e sincerità nelle loro parole.
C'è purezza e delicatezza nei loro pensieri.

Li crediamo "piccoli", ma sono loro i veri "grandi".

Chiara