mercoledì 11 luglio 2012

Li crediamo "piccoli", ma sono loro i veri "grandi".

Se devo pensare ad una delle cose più belle al mondo, una fra queste, è di sicuro il sorriso di un bambino.
Mi è difficile restarne indifferente, così come mi è difficile non riuscire a sentire una stretta al cuore, quando, con  dolcezza e purezza - disarmanti - un bambino mi mostra il mondo.
Sentire raccontare "l'amico" con quella vocina ancora tenera, vedere l'impegno serio ed intenso nel costruire una spada col cartoncino con manine ancora piccine (e contribuire nel renderla la spada più forte fortissima al mondo) ed imparare una filastrocca "petto, mano, bocca shhhhhhhh", sono piccoli pezzi di un mosaico, un mosaico che mai andrebbe distrutto, mai andrebbe rovinato. Preservato con cura e con amore.

"Vuoi vedere che ti faccio una magia?"
"Davvero me la fai?"
"Certo!!" e con pochissimo sforzo scarto la cannuccia di un succo che non voleva saperne di uscire.
"Ecco, hai visto, magia magia e la cannuccia eccola qui!"
"Sei una magaaaaaa, grasssie!" (Ci mancano i denti davanti)..e vedere che, adesso, quella cannuccia non vuole entrare nel contenitore per far bere il succo.
"Ma...devo far un'altra magia?"
"Sì, per favore" e mi allunga succo e cannuccia.
"Uno, due, tre!", basta allargare un sorriso, premere decisa e forare la carta di protezione e la cannuccia entra. "Fatto, altra magia, adesso puoi bere, tranquillo"
Occhietti spalancati, come se...davvero avessi fatto una magia. Da fan di Harry Potter qualcosa avrò imparato, ma..
 "Ti manca il mantello ed il cappello!"
"Ahià ahià...ma vedi, io non li metto perchè sennò tutti vogliono le mie magie, e se tutti le vogliono poi è troppo facile!"
Attimo di silenzio e riflessione "Vero! Allora tu a pranzo ti siedi vicino a me!"

Siamo stati tutti bambini, ed io, voglio ancora esserlo.
E lo sono. 
Siamo stati tutti bambini, perchè non esserlo ancora un pò, qualche ora al giorno. Cogliere il bello, afferrare il dolce, respirare il tenero.
C'è ingenuità e sincerità nelle loro parole.
C'è purezza e delicatezza nei loro pensieri.

Li crediamo "piccoli", ma sono loro i veri "grandi".

Chiara


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