martedì 24 gennaio 2012

Da bamboccioni a sfigati, dal declassamento della laurea alla voglia di ribellione

Mi guardo indietro.
10 anni fa ero davvero uno spirito libero, nessuno mi poteva tenere, era una battaglia persa. Non era per partito preso ma, una scelta di vita. Vivere libera e sentire il mondo. Percepirlo. Se non lo fai quando hai 15 o 16 anni quando credi di poterlo fare?
Bè, sempre! Ogni giorno che passa. Rispondo io. Ma... mi accorgo che mi sono fatta imprigionare. Ho lavorato, ho studiato, ho lavorato ancora e studiato ancora. Ora "non studio più" e non lavoro più.
Bell'afffare, ma la colpa è tutta mia?
Sono io ad ad aver sbagliato od è il sistema ad essere malato, schizofrenico?
Io non ho sbagliato, ho seguito i miei ideali, volevo fare la differenza a questo mondo ed ho intrapreso un corso di studi che, credo, mi possa permettere questo. Però, mi ritrovo a non saper dove andare, come andare, non vado bene perchè sono o sono troppo o sono troppo poco.
Non vado bene perchè una laurea triennale non è una laurea vera, ma grazie a quella laurea ho superato un esame di Stato e sono - da Loro - abilitata.
Insomma, cosa c'è che non quadra in questo mondo, in questo sistema, in questa società?

Manca la voglia di ribellarsi. Non sono i blocchi a fare la differenza, o meglio non così.
Siamo noi i diretti interessati, domani non sappiamo cosa ci aspetta e perchè non prendere in mano coraggio e dignità?
Ci vogliono muti? E noi parliamo
Ci vogliono poveri di cultura? E noi leggiamo e studiamo
Ci vogliono portare via il domani? E noi gli blocchiamo il presente, paralizziamo in tutti sensi l'Italia, tutti i settori. Prendiamoci ciò che ci spetta.

Chi non ha 28 anni e s'è laureato non è, per ragionamento, sfigato ma, se non lavora cos'è? Doppiamente sfigato, ergo se vogliamo avere un domani concreto, serio e soprattutto se vogliamo sentirci partecipi e presenti rivendichiamo ciò che è nostro!

Facciamoci sentire! Dal basso, facciamoci sentire.

2 commenti:

  1. Chiara beata te che la prendi in maniera serafica e pacifica.
    Io avrei solo voglia di leggere sui giornali resoconti di gambizzazioni ed esecuzioni per strada.

    Marco Vanetti

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  2. Non nascondo che se potessi prendere tutto e farne un falò lo farei subito, ma dal mio canto non posso gambizzare nessuno, posso esprimere il mio pensiero, finchè anche questo non ci sarà tolto, cosa che a breve accadrà. Già nei posti di lavoro è difficile potersi esprimere (e quando l'ho fatto "fora dai ball" perchè io rubo il lavoro").
    Quindi...cosa consigli di fare ad una pacifica come me?

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